sabato 20 luglio 2013

Il Corsaro Nero - Emilio Salgari

Il Corsaro Nero, Emilio Salgari. 2012, Newton Compton editori (collana: grandi tascabili economici newton narrativa). 309 pagine.

Ho trovato questo libro un po' per caso, durante l'ultimo Salone Internazionale del Libro di Torino, mentre spulciavo nello stand della Newton Compton editori e, visto che ultimamente i pirati stanno entrando per forza di cose nella mia vita universitaria, un jolly roger in copertina non poteva che attirarmi tanto da accaparrarmi più in fretta che potevo questo romanzo!

“Il Corsaro Nero” fa parte di un ciclo, “I corsari delle Antille”, composto da cinque romanzi distinti riguardanti la pirateria caraibica; questo, in particolare, narra le vicende di Emilio di Roccabruna, signore di Ventimiglia (noto a tutti come, appunto, il Corsaro Nero).
Egli si distingue da tutti gli altri filibustieri per i modi gentili, d'altri tempi, rigorosi, docili, cosa che infatti non collima solitamente con l'idea del pirata grezzo, volgare e razziatore della storia della letteratura.
Ha solo uno scopo, nella sua vita: dopo aver giurato vendetta sul mare, dio testimone e persino l'inferno, decide di perseguire fino alla morte il duca fiammingo Wan Guld, reo di aver assassinato e impiccato i fratelli dello stesso pirata, il Corsaro Verde e il Corsaro Rosso.

Per raggiungere il suo obiettivo, il vascello, Folgore, e i suoi marinai, saranno sempre accanto a lui; le avventure che vivranno saranno molteplici, nel mare in tempesta, tra abbordaggi perfettamente riusciti e immersioni nella fitta vegetazione delle foreste caraibiche; risparmiando la vita agli spagnoli nemici (perchè sì, il signore di Ventimiglia ha l'animo gentile e ammira il coraggio, anche se proviene dal suo avversario) e innamorandosi perdutamente di una donna, una duchessa, di cui conosce poco e nulla della sua vita, fino a quando una tragica profezia non si avvera, e forse segnerà il termine (oppure no?) di quell'amore tanto profondo e mai provato dallo stesso Corsaro, che piangerà, alla fine, tristi lacrime.

Lo stile di Salgari è rapido, incalzante, come deve essere quello di ogni romanzo d'avventura che si rispetti; ogni capitolo si conclude aprendo le porte al successivo, costringendo il lettore quasi a non fermare la lettura per la curiosità di scoprire che cosa viene dopo. E' da divorare!

Consigliato a: chi ama i romanzi di avventura, i pirati, i mari in burrasca, la sete di vendetta e perchè no? Anche a chi ha il cuore di pietra (perchè tanto, non esiste nessuno così glaciale; nemmeno il Corsaro Nero).

Citazione: “Continuò così alcuni minuti, poi fermandosi improvvisamente dinanzi a Morgan, gli chiese a brucia-pelo:
- Credete voi che certe donne siano fatali?...
- Che cosa volete dire?... - chiese il luogotenente con stupore.
- Sareste voi capace d'amare una donna senza paura?
- E perchè no?
- Non credete che sia più pericolosa una bella fanciulla che un sanguinoso abbordaggio?
- Talvolta sì, ma sapete, comandante, che cosa dicono i filibustieri ed i bucanieri della tortue, prima di scegliersi una compagna tra le donne, che i governi di Francia e d'Inghilterra mandano qui per procurare loro un marito?
- Non mi sono mai occupato di matrimoni dei nostri filibustieri, né di quelli dei bucanieri.
- Dicono loro queste precise parole: “Di ciò che hai fatto fin qui, o donna, non ti domando conto e te ne assolvo, ma dovrai rendermi ragione di quello che farai d'ora innanzi”, e battono sulla canna del loro fucile, aggiungendo: “Ecco chi mi vendicherà e se fallirai tu, non potrà fallire questo”.

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